Testimomi del Tempo

Francesco Tropea - Biografia e Bibliografia

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ctrope6 Francesco Tropea nasce a Lamezia Terme (Sambiase) il 06/12/1941 (segno zodiacale Sagittario). E come la gran parte di tale ascendenza è un sognatore, romantico e sentimentale;dal carattere focoso ma non violento ama la rettitudine è un timorato di Dio molto religioso e praticante. Per tale motivo il suo carattere spesso esplode nel vedere le storture delle istituzioni sempre prodighi verso i potenti a danno dei più deboli,questo acuisce il suo risentimento portandolo spesso a gridare in faccia la verità a chi di competenza creandosi anche degli ostacoli.

Fin da ragazzo si mostra molto vivace, buon apprenditore dei consigli degli anziani da cui ricavava ottimi insegnamenti. Anche con la scuola ha un impatto molto positivo per la sua intelligenza viene apprezzato dagli insegnanti da cui riporta ottimi voti. Nello studio è attratto dalla lingua italiana, le poesie, la storia e la geografia molto meno dalla matematica. La poesia e la storia specie quella antica hanno per lui un fascino particolare, questa di fatti nel corso degli anni lo dirotterà verso le tradizioni popolari del passato locale, dalle quali anche se con modesto grado d'istruzione diverrà un cultore.

Fin dall'età di 12 anni sentendo i propri nonni ed altri parenti anziani esprimersi con proverbi e detti vari ne è attratto e incomincia ad annotarli finché foglio dopo foglio arriva ad avere un vero e proprio archivio man mano arricchito con tante fotografie d'epoca . Come sopra detto ascendente sagittario è inoltre amante della musica e della canzone del genere melodico sentimentale e classica napoletana. Anche in questo campo negli anni '59 -'60 trova spontaneo cimentarsi nel comporne molte di suo pugno aiutandosi in ciò con il classico rimario.

Tali opere le sottopone a due case editrici che le giudicano positivamente solo che per pubblicarne tre occorrevano allora 400 mila lire somma che purtroppo le sue condizioni economiche non permettevano. Per tale motivo si scoraggia smettendo oltre che a scriverne altre a distruggere addirittura quelle che aveva scritto compreso il rimario, tuffandosi esclusivamente verso la lettura di vari argomenti. Come già detto amante della poesia un giorno gli capita tra le mani un libro del poeta dialettale Vittorio Butera rimanendo estasiato da quei versi dell'idioma antico. Tutto ciò stimola la sua fantasia sempre in sintonia verso le opere poetiche e presa una penna si sbizzarrisce componendone una sempre in vernacolo dedicandola alla mamma.

Da qui in poi trova spesso un soggetto che lo ispira e a cui dedica l'opera. Quindi pian piano quasi senza rendersene conto si ritrova un'altra attrazione ed è al fine questa come pure lo scrivere in prosa che coltiva con molto interesse. Legato com'è alle vicende di vita del passato di cui sente la nostalgia trova spontaneo affidare alla sua penna ciò che il suo animo gli detta arrivando alle composizioni di ben cinque libri(1) dei quali quattro già pubblicati e tutto questo non a scopo di gloria personale ma con l'intento esclusivo che questi usi e costumi dei nostri avi non finiscano nel dimenticatoio.

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Biografia e Bibliografia di Francesco Tropea sono state curate da Pietro Ruberto

- anno 1997 "Frammenti di Vita Passata" Casa Editrice La Modernissima dei Fratelli Gigliotti snc - Lamezia T. (Cz); Con Frammenti di Vita Passata, Francesco Tropea ha spaziato fra detti e modi di dire di un tempo: dagli aspetti della vita (legati a momenti temporali dell'essere) all'esperienza e alla saggezza degli anziani, con uno stile caratteristico c tipico del vernacolare.

- anno 1998 "Spigolature del Passato 1998 " stampato nel mese di luglio dalla Tipografia Perri - Lamezia T. (Cz). Con Spigolature del passato, l'Autore ha trattato temi e aspetti particolari come il compare d'anello, la vedova o il vedovo, oltre alle quotidiane vicende della vita di un tempo e a spassosi versi.

- anno 2001 "Accadeva una Volta" stampato nel mese di ottobre negli stabilimenti grafici STAMPA SUD - Lamezia T. (Cz). Con Accadeva una volta Francesco Tropea ha dato prova di buon scrittore, con un testo vero e proprio, che può ben definirsi un romanzo popolare, basato in un microcosmo di vita quotidiana di un tempo. Le vicende contenute al suo interno coinvolgono a tal punto che sembra essere catapultati nel periodo della loro narrazione. Molto utile questo testo per i giovani, ai quali l'Autore si è rivolto, convinto che dalla lettura dello stesso, le nuove generazioni, possano trovare stimoli per guardare la domani con occhi più fiduciosi.

- anno 2001 "Viaggio nel Passato" stampato nel mese di luglio negli stabilimenti grafici STAMPA SUD - Lamezia T. (Cz) In Viaggio nel passato, invece, Tropea ha raccontato, in una prosa semplice e scorrevole, la vita agreste di un tempo fra credenza e fede, evidenziando l'importanza che si dava un tempo alle stagioni (dalle quali dipendeva il buon raccolto e il sostentamento di gran parte delle famiglie), con dovizia minuzia, in questo libro, sono contenuti anche suggestivi particolari sui fidanzamenti, sul senso antico dell'ono¬re e, fin'anche, sull'abbigliamento sul periodo balneare, sui costumi da bagno e sulle bevande di un tempo. Molto interessante è il capitolo riservato ai misteri del passato (anche perchè gran parte di essi sono ormai sconosciuti).

- anno 2005 "Fhatiga ' pinsìaru" è suddiviso, per impostazione dell'Autore, in tre parti ed intervallato da alcuni "inserti" dai quali emergono e risaltano la personalità e l'essere dell'uomo di un tempo, in uno concentrato di vera saggezza e di nobili ed alti ideali, dai quali si evince come era impostata la vita di allora.
Il libro inizia, nella prima parte, con "le inedite" dove si intrecciano sentimenti genuini con grandi passioni, sane idealità con vicessitudini quotidiane, che fanno riflettere su tanti aspetti della vita; la seconda parte, invece, è composta da alcuni lavori di Tropea, già conosciuti dai lettori, ma che sono stati suscettibili di piccole modifiche, per questo sono state chiamate "le rivedute e corrette", mentre la terza parte, si conclude con un senso allegorico, più o meno nascosto, titolato "le metafore".
Un libro, questo, che non si allontana dagli altri pubblicati da Francesco Tropea, per ciò che riguarda gli argomenti ed il modo come sono narrati, espressi sempre in un linguaggio semplice, comprensivo ed immediato. Però oltre alla valenza del testo, mi preme sottolineare l'utilità dello stesso ai fini della ricerca, quale utile strumento informativo del nostro passato. All'Autore poi bisogna riconoscere il merito e lo sforzo fatto, per la sopravvivenza di questi distillati di saggezza popolare dei nostri antenati, poichè grazie al suo lavoro minuzioso, costante e certosino, questa ricchezza culturale non andrà perduta anzi, sarà tramandata, nonostante l'era della comunicazione globale.

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