tradizioni

Il bastone di San Francesco di Paola

Il bastone di San Francesco di Paola ...significato e simbologia (1)

 di Giuseppe Ruberto

 

Siamo tutti abituati ad immaginare San Francesco di Paola come uno che abbia portato sempre il bastone, ma in realtà, come emerge dai alcuni testi del Processo Cosentino, il nostro Santo inizia ad usarlo in età avanzata…

ibastoneSAMBIASE ( 1962 ) - La reliquia con il bastone usato di S. Francesco di Paola portata in processione da Padre Francesco Buono e Padre Francesco Gatto.

 Durante la sua esistenza terrena, il nostro Santo, sempre con il bastone che diventa strumento dei miracoli che compie nel nome del Signore, assume vari significati e simbologie:

a) il miracolo dell’uomo riconciliato con la natura, perché cammina con il bastone “per boschi e rovi, a piedi nudi senza provare alcun dolore”;
b) il miracolo di tracciare con il bastone il cammino dell’acqua che lo segue a Paterno Calabro per il bene di tutti, ma poiché i contadini si litigano per l’acqua fa smettere di scorrere l’acqua fino a quando non si mettono d’accordo per il bene di tutti;
c) il miracolo dell’attraversamento dello stretto di Messina, ove il bastone fa da timone, per andare a Milazzo nel 1480 e qui il bastone assume il significato della gratuità perché “il frate povero è il signore del mondo”;
d) nel partire nel 1483 per la Francia, in obbedienza al Papa il bastone di San Francesco di Paola assume il significato dell’eremita-viandante per insegnare a tutti che noi siamo “come pellegrini e forestieri in questa vita che passa”.
e) diventa il rimprovero e, quindi, coscienza critica, per il proprio cattivo comportamento: qui vi sono le famose bastone del nostro santo nell’atto quasi di picchiare;
f) diventa il coraggio di non aver paura di ribellare alle ingiustizie: e allora il nostro Santo viene sognato mentre alza il bastone verso l’alto;
g) diventa l’indicatore per tenere sempre “fisso lo sguardo verso Dio”: e viene sognato come colui che ci tiene alla concretizzazione del “voto” per ricordarci che a Dio non si può mancare di parola;
h) diventa lo strumento della pace, perché con il bastone San Francesco divide a Paterno l’albero conteso da due fratelli, che per questo motivo erano diventati nemici, facendo comprendere a tutti che “la pace è il più grande tesoro che i popoli possano avere;
i) diventa rimprovero dell’ingratitudine umana quando San Francesco ordine all’asinello Martinello di ridare le “sue scarpe” al maniscalco.

Nota
1. L’articolo è tratto da un scritto del mio amico P. Giovanni Cozzolino