Abbazie

Gli atti della cancelleria angioina (1268-1284) sull’Abbazia di Sant'Eufemia

di Raffaele Armando

Gli atti che andremo ad esaminare sono tratti dall'archivio della cancelleria angioina (Archivio di Stato di Napoli) dove essi venivano trascritti in quaterni di pergamena detti anche registri. Nel 1290 con Carlo II furono trasferiti a Napoli; nel 1292 una parte dell'archivio venne trasferita dal castello dell'Ovo nella casa che apparteneva al cardinale Fieschi già appartenuta a Pier delle Vigne: qui vi era anche la Zecca e per questo motivo l'archivio fu chiamato della Regia Zecca».


Dopo ulteriori trasferimenti giungiamo al 1845; in questo periodo, per ordine di Ferdinando II, tutti gli archivi da Castel Capuano furono spostati nel soppresso mo-nastero benedettino dei Santi Severino e Sossio.
Purtroppo, nei secoli, a causa di allagamenti, incendi, rivolte popolari, guerre di successione, furono distrutti molti registri. Nel 1701, ad esempio, la plebe sobillata dai nobili, che ordivano la congiura che prese il nome dal principe di Macchia, devastò il castello di Capuana gettando dalle finestre i registri e appiccandovi in piazza il fuoco. Il 30 Settembre 1943 i registri sistemati nel deposito antiaereo di Belsito presso Nola, fu-rono incendiati dai tedeschi.
Ciò che oggi conosciamo è frutto di repertori; questo lungo e difficile lavoro fu apportato da illustri archivisti, quali P. Durrieu, B. Capasso, R. Filangeri, J. e B. Mazzoleni. Gli atti della cancelleria angioina furono divisi in due categorie: Cancelleria e Camera. La prima era composta da atti politici ed amministrativi emanati dal potere sovrano, la seconda dai conti delle amministrazioni presentati ai maestri razionali; prenderemo in esame solo la cancelleria, limitatamente a quegli atti relativi al Lametino. Essa si divideva in:
1. Atti indirizzati ai Giustizieri delle provincie, che erano magistrati con competenza giudiziaria, amministrativa e finanziaria; i registri erano quindi intitolati: Iusticiario Vollis Gratis et Terre lordane, Iustitiario Calabrie;
2. Secretis, altro genere di registri con i quali si provvedeva alla esazione della subventio generalis e di altre imposte: i procuratori e i portolani alla esazione di particolari diritti tra i quali quelli dei porti; i Massari alla esazione delle rendite dei beni rustici della Curia;s i Zecchieri a quella dei diritti della Zecca delle monete. Nella fattispecie, per la Calabria esistono i seguenti registri: Secreto Calabrie; Magistris Procuratoribus et Portulanis Calabrie; Magistris Massariis Terre Ydronti; Magistris Massariis Calabrie; Magistris Siclariis;
3. Extrauagantes, terzo gruppo di registri comprendenti lettere, mandati e provvedimenti di ogni specie. Tali atti secondo che riguardassero l'amministrazione interna del Regno o gli affari esteri erano a loro volta intitolati: Extrauagantes infra Regnum oppure Extrauagantes extra Regnum.
4. Privilegia, Concessiones, Donationes, dove erano trascritti i diplomi di privilegi e di concessioni;
5. Matrimonia, Cirurgici, Notarii ecc. costituiti da provvedimenti in favore di privati, come licenze, assensi ecc.;
6. Gli Apodixatia, contenenti le quietanze rilasciate a vari funzionari per le somme ricevute.
I registri venivano rinnovati ogni anno, e ciascun anno amministrativo era contrassegnato dalla indizione secondo lo stile bizantino, cioè dal 1°Settembre al 31 Agosto. Trattandosi di frammenti, la traduzione che segue, può non essere la più pertinente al significato originale. Quest'ultimo, per comodità di lettura, viene riportato nelle note in calce.
ANNO 1268: «Fu decisa la restituzione del possesso del castello della città di Nicastro per intero all'abate ed al convento del monastero di Santa Eufemia, e della metà del bosco come indiviso, che è detto di Carrà, e del suolo e del luogo per intero, nel quale un tempo Federico Imperatore dei Romani, fece costruire nuovamente un palazzo che da lui è chiamato palazzo del bosco di Carrà».
1 IUSTITIARIO CALABRIE.

ANNO 1269: «II Re scrive al Giustiziero di aver ricevuti dai suoi messi il 17 Gennaio, i registri delle collette, e novera le terre del giustizierato che contribuivano: Nicastro, Sant'Eufemia, ecc. datum Capue, XX januorii XIII».
SECRETO CALABRIE. ANNO 1269 - 1270: «Nicola de Rocca, Arcidiacono di Santa Eufemia, provvede al versamento delle decime».2
IUSTITIARIO CALABRIE. ANNO 1269 - 1270: «AI Giustiziere ecc., affinché non molesti il Priore ed il concento del monastero di S. Eufemia nei loro beni.» 3

IUSTITIARIO CALABRIE. ANNO 1269:«II frate Pietro di Nicastro, priore di S. Giovanni Gerosolimitano in Borulo. » 4
EXTRAVAGANTES. ANNO 1269: «II Re manda al monastero di Sant'Eufemia, in Calabria, Giovanni di Cholandry, mutilato dai nemici in guerra, affinché gli diano vitto ed alloggio. Datum Melfie XVII septembris XIII ind.»
ADDITIONES. ANNO 1275-1276: «Comanda che i sottoscritti baroni e feudatari del Giustizierato di Calabria, che occupano le terre nel detto Giustizierato, non facciano porti nelle stesse, e cioè sono: Guglielmo di Amendolara che tiene la terra di Amendolara, Giovanni Russo che tiene la terra di Badolato, l'abbate del monastero di Balneria che tiene la terra di Balneria, l'eletto monastero di Mileto che tiene Vibona, Nicola di Traina che tiene la terra di Briatico, Egidio di Santo Liceto che tiene la terra di Maida, e l'eletto monastero di S. Eufemia che tiene la terra di S. Eufemia [...]».5
IUSTITIARIO CALABRIE. ANNO 1277 8 MAGGIO - 15 GIUGNO: «I responsali sulla ricezione dei quaterni. VII maggio V indizione presso Brindisi. Hai scritto a Goffredo di Polisi Giustiziario della Calabria, conoscerà /...] quale parte del tesoro della nostra camera hanno ricevuto VIII giorno di maggio. I quaterni che hai mandato a loro sigillati col tuo sigillo sulla particolare tassazione (pres. gen.) della sovvenzione imposta sulle terre e sui luoghi della sua giurisdizione di averli affidati a te per raccoglierli. E di queste terre e luoghi questi sono i nomi, cioè: Tiriolo, Rocca Fallucca, Feroleto, Nicastro, uomini scelti di Nicastro, uomini dei Santi Quaranta, S. Costantino, Sont'Eufemia, Maida, uomini di Carlo varii de Papia, uomini di S. Eufemia, uomini di Roberto di Acconia dalla parte di Cornelevari, Acconia, in parte scelti nicastresi, Savuto, Castelmonardo /...]. E nell'aver ricevuto questi quaderni ti vengono mandate queste responsali con una lettera della nostra maestà, tuttavia riservato il problema della tua motivazione per il fatto che non hai mandato gli stessi quaderni nel tempo stabilito».`6
EXTRAVAGANTES (DE PRIVATIS). ANNO 1270-1271: «Ritorna il monastero di S. Eufemia sotto la regia protezione.» 7

SECRETO CALABRIE. ANNO 1271 -1272: «Comanda al magistro Nicola de Rocca, Arcidiacono di S. Eufemia, che richiede le decime della baiulazione del frumento, dei macelli e delle tintorie di Nicastro». 8

EXTRAVAGANTESINFRA REGNUM.ANNO 1283: «'Ai molti vescovi del regno, comanda che vengano' durante la festa dell'An nunciazione della Beata Vergine Maria oramai prossima per consultarci e correggere ed emendare ogni male fatto in questo Regno in questo luogo fin da prima del nostro passaggio nell'isola di Sicilia; in ugual modo e forma come sopra è scritto alle università del Regno. E in simile forma è scritto ai ministri generali dei minori nella terra del Lavoro, in Puglia, e in Calabria e al ministro generale dei Predicatori nella terra del Lavoro, che chiunque degli stessi conduca quattro frati fra i piú sapienti del loro ordine. E cosí è scritto al priore dell'Ospedale di Capua, al priore dell'Ospedale di Baroli, al priore dell'ospedale di Santa Eufemia, al maestro dell'Ospedale dei teutonici in Baroli, e al maestro della casa del tempio, chiunque di loro conduca alcuni fra i migliori e sapienti dei frati del proprio ordine». 9
EXTRAVAGANTES INFRA REGNUM. ANNO 1283: «Ade de Helmis milite, decido che non sia molestato per il possesso dei vassalli che hanno il Casale di S. Marti-no da parte di sua moglie perché già prima pacificamente erano posseduti a causa del padre della detta moglie, e ora decido che non sia molestato tramite il religioso priore dell'ospedale di S. Giovanni Gerosolimitano in Santa Eufemia.»'°
10 IUSTITIARIO CALABRIE. ANNO 1283: «Si ordina al Giustiziere di Colabria di ricercare Goffrido genero di Sire Sthefoni de Sancta Eufemia, Iohannes de Sicilia, A-duynus, nipote di Stefano e uno scudiero del detto Goffrido, indiziati dell'uccisione del mercante Baccursius de Lucca e di arrestarli e di restituire a Pucio figlio del mercante assassinato ciò che hanno rubato. Datum Nicotere XVII sep. XII ind.»
EXTRAVAGANTES INFRA REGNUM. ANNO 1284: «AI religioso frate Pietro de Mosaic, priore di S. Giovanni Gerosolomitano in Santa Eufemia, affido la libera capitania nella stesso tempo di Nicastro, Maida, Tiriolo e Costiglione.»11
EXTRAVAGANTES. ANNO 1283 - 1284: «È stato scritto (...] dom. Roberto conte Atrebatensi [...] Quando il frate Pietro di Musac priore di Santa Eufemia dell'ordine dell'Ospedale di San Giovanni Gerosolimitano, si dirige in Acon, noi chiediamo che ordiniate capitano della chiesa della terra di S. Eufemia un soldato probo.»" 13


NOTE.
1 Abbati et conventui monasterii Sancto Heufemie fuit adiudicata restitutio possessionis castri civitatis Neucastri pro solido, et medietatis nemoris pro indiviso, quod de Cara dicitur, et soli seu loti pro solido, in quo quondam Fridericus olim Romanorum Imperator fecit de novo construi quondam palatium, quod ab eodem vocatur palatium nemoris de Carra.
2.Nicolao de Rocca; Archidiacono Sancti Eufemia, provisio pro exhibitione decimamm».
3. Iustitiario et ecc. Ut non molestet Priorem et conventum S. Eufemie in bonis eorum».
4. Frater Petms de Neocastro, prior S. Johannis Jerosolimitani in Barulo.
5. Mandat ut subscripti barones et pheudatarii de lustitiariatu Calabrie, tenentes subscriptas terras in dicto Iustitiariatu, non faciant portus in eisdem, et sunt vid.: Guillelmus de Amendolia tenens terram Amendolie. lohannes Russus tenenes terram Badulati. Abas. Monast. Balnerie tenens teram Balneriam, electus monast. Militensis tenens Bobonam, Nicolaus de Trayna tenens terram Briatici, Egidius de Sancto Liceto tenens terram Mayde et electus monast. S. Eufemie tenens teram S. Eufemie [...[».
6. Responsales de receptione quatemorum. VII madii V ind. apud Brundusium. Scriptum es Goffrido de Polisi Iustitiario Calabri¢ [...] Noverit f.t. quod thesaurii camere nostre receperunt Vili die madi V ind. apud Brundusium quatemos quos eis sigillatos perunt sigillo tuo misisti de particolari taxatione pres. Gen. Subventionis imposite in terris et loti iurisdictionis tue et tibi ad recelligendum commisse. Quamm terramm et iocorum nomina sunt hoc vid.: Tyrolum, Rocca Falluca Ferolletum, Neocastmm, homines eletti Neocastri, homines Sanctorum Quatraginta, Sanctus Constantinus, Sancta Eufemia, Mayda, Homines Carie varii de Papia, homines Sancto Eufemie, homines Robberti Lactonie ex parte Camelevarii, Lactonia, ex parte Neocastrensis eletti, Sabatum, Castmm Monardum /...]. De quorum
quaternos receptione, presentes tibi mittuntur nostre maiestatis lietere responsales, questione tamen tue rationis tempore reservata, super eo quod quatemos ipsos debiti et statuto tempore non misistb.
7. «Recipit monast. S. Eufemie sub regia protectione».
8. «Mandatum pro mag. Nieolao de Rocca, Archidiacono S. Eufemie, qui petiti decimas baiulationis granactarie, macelli et tintorie Neocastrh.
9. <,Multis episcopis regni, mandatum quod veniant 'in festo Annunciationis Beati Marie Vergini proximo venturos ad prebendum nobis consflium pro corrigendo et emendando omne male aetum in hoc Regno hoc usque ante nostrum passagium ad insulam Sicilie'; simili modo et forma ut sopra scriptum est universitatibus Regni. Et in simili forma scriptum est ministris generalibus minonunr in terra laboris, in Apulia, et Calabria et ministro generali Predicatomm in terra Laboris, quod quilibet ipsorum conducat IV fratres de sapentioribus ordinis sui. Et sic scribitur priori Hospitali Capue, pliori Hospitalis Baroli, priori Hospitalis Sancto Eufemie, magistro Hospitalis teotoni-comm in Bamlo, et magistro domus templi, quilibet eomm conducat aliquos de melioribus et sapeentioribus fratribus ordinis sub».
10. Ade de Helmis mil., provisio quod molestetur super possessione vassallorum quos habet in casali Sancti Martini ex parte uxoris sue, quia iam olim pacifico possessi sani per patrem diete eius uxoris, et nunc molestetur per religiosum priorem Hospitalis Iannis lerosolimitani in Sancta Eufemia».
11. <~Religioso fratri Petro de Mosaic, priori Sancti Iohannis IerosoIomitani in Sancta Eufemia, commissio capitani¢ Neocastri, Mayde, Tirioli et Castellionis, patens ibidem.
12. ,<Scnptmn est... dom. Roberto comiti Atrebatensi... Cum frater Petrug De Musac hordinis Hospitalis Sancti Iohannis lerosolimitani prior Sancto Eufemie super in Acon dirigit gressus nos... rogamus qt. aliqum probum... militem... in pred. Ecclesia et terra Sancto Eufemie Capitanum ordinetis... dai. Melfie, die Vili marcii XII ind.»