Testimomi del Tempo

La favola della Novena dell'Immacola del '66 e le incatevoli suonate all'organo di Luigi Putrino

✍️ di Francesco Gaspare La Scala

Dall'andirivieni dei cesti colmi di arance, broccoli e mandarini; dalla "Minzalora" invasa dalle castagne; dalle olive nere, dai primi "turduni" e da qualche "crucetta" sulla tavola, si capiva, a Sambiase, che le feste non erano lontane. Arrivava allora, sempre all'improvviso, una sera in cui si annunciava solennemente: " Dumani cumincia lla Nuvena d'a Mmaculata!"

 

Da bambino, per l'occasione, mi svegliavo prestissimo, tutto eccitato: sapevo tutto dei canti in coro e del suono mitico e maestoso dell'organo di quelle mattine. Mi attaccavo "allu mantisinu d'a nanna" ed andavo in Chiesa con il capo riparato da " nu pizzu di fharsalittuni sua, ppi un pigghjiari l'acquazzina". Varcata la soglia della Chiesetta dell'Immacolata, già piena di paesani, si sentiva un effluvio di odori familiari come se si entrasse in una grande cucina pronta per il pranzo, saturata dal bisbiglìo di impazienti commensali. Qualche saluto mormorato. Qualche " E da...da, pigghjiamunilla cumu veni! " ....Non facevo in tempo a riscaldare il freddo banco di legno dove sedevo che i canti del coro ed il suoni dell'organo mi spalancavano le porte di un paradiso terreno umile ed incantevole da cui non mi sarei mai voluto allontanare.
A suonare l'organo era già allora il bravissimo e ancora giovane Luigi Putrino, formato alla scuola del vecchio e abilissimo Maestro Francesco Mantello. Era lui che suonava, cantava e conduceva il coro impreziosendo quelle novene con il calore umano della sua voce potente e dolce che, fondendosi con le armonie dell'organo, diventava a tratti arcana e ....faceva sognare.
Questo piccolo, irripetibile paradiso presto ebbe inesorabilmente fine. Luigi, nato con la musica nel sangue, orfano di padre già ad un anno, aveva imparato a suonare da solo chitarra, fisarmonica e mandolino (oltre ad aver appreso la tecnica dell'organo da Mantello) e studiava fino a notte tarda per imparare sempre nuovi pezzi e canzoni. La sua casa, sempre aperta a tutti, era traboccante di armonie e gli amici facevano a gara per andarlo a sentire e per sentir cantare con lui anche la moglie , che aveva una bellissima voce. Ognuno portava qualcosa .....e si viveva .....ma con tanto coraggio in una situazione economica disastrosa. La Sambiase di allora non consentiva la sopravvivenza di una famiglia con sei figli, come la sua. Luigi fu costretto ad emigrare. Andò a stabilirsi a Vercelli. Finirono così nel 1964 le belle novene animate dalle incantevoli suonate di Luigi Putrino.
Sambiase cadde in una tristezza infinita resa più cruenta dall'incessante flusso di partenze di tante persone care e pregevoli , dal silenzio delle canne degli organi delle nostre chiese e dalle Novene mute e gelide come non mai.
Sembrava che il peggio non fosse ancora venuto la mattina del primo giorno di Novena dell'Immacolata del 1966. Rassegnati e con il dolore dei distacchi familiari dipinto in viso, i Sambiasini recatisi alla funzione mattutina, avevano ognuno negli occhi la segreta speranza di un qualche ritorno gioioso, di un segno divino che ne alleviasse le continue pene. Lo squillo rauco di un campanello stonato sembra dare il segnale di inizio di una funzione povera e nuda! Il celebrante indugia davanti all'altare e, appena poggiato il piede sul primo gradino, parte un trillo dall'organo seguito da una serie di accordi poderosi che riempiono la piccola chiesa e cacciano via tutta la tristezza stratificatasi in quei due anni di forzato silenzio. Si sente una voce che raggiunge il cuore di tutti: è la sua, ....quella di Luigi Putrino. Si leva un applauso spontaneo, prolungato, che viene ripetuto ad ogni pezzo eseguito, con riconoscenza ed affetto.
Luigi, lui non ce l'aveva più fatta a stare lontano dal suo organo ed era tornato, a sorpresa, da Vercelli, per riabbracciare i suoi compaesani e a suonare per loro. Il giorno dopo e tutti gli altri giorni successivi di quella Novena molta gente non riuscì più ad entrare nella chiesetta .....ma era felice di stare anche fuori a stendere le orecchie per ascoltarlo e a sognare Novene e tempi migliori!
Notizie biografiche dell'organista Luigi Putrino.
Luigi Putrino era nato a Sambiase il 4 Febbraio 1924. Il padre morī in Argentina nel 1925 per un incidente sul lavoro. Sposato con Carmela Stella, anche lei sambiasina (della Miraglia), dalla quale ebbe sei figli di cui quattro maschi e due femmine, lasciò Sambiase il 29/3/64, trasferendosi a Vercelli con tutta la famiglia. Venne a mancare il 14/1/1980 colpito da ictus.