memorie

I giochi di una volta: 'U juacu d'u strumbulu

Condividi

gstrubulus

A Sambiase
'U juacu d'u strumbulu

di Ferdinando T. M. Vescio(1)

Un tempo 'u juacu d'u strumbulu era la delizia di tutti i ragazzi. 'U strumbulu (la trottola) veniva fatto roteare da un laccio avvolto dalla punta sino alla parte conica soprastante fin quasi ad un centimetro dalla parte convessa. Diverse le tecniche di lancio: "a tira lazzu", "supra manu" e "sutta manu"; a tira lazzu era il modo piú semplice preferito dai principianti.

Ogni periodo era buono per il giuoco della trottola, ma quello veramente propizio era in occasione della fiera di San Biagio('a fhera 'i Santu Vrasci) allorquando si potevano acquistare nuove trottole di legno realizzate dai tornitori delle Serre calabresi. Una volta comprate, subito si dotavano di punteruolo di ferro ('a mazza). I meno abbienti per evitare ulteriori spese usavano per "mazza" una posta (tipo di chiodo usato dal maniscalco per ferrare i cavalli); all'uopo ci si rivolgeva ad un fabbro ferraio ('u fhurgiaru). A svolgere per lui tali operazioni erano gli apprendisti di bottega ('i discipuli). Si considerava molto fortunato chi possedeva 'nu strumbulu ccu Ila mazza fhatta di 'nu summastru, come l'Urrandu (Felice Orlando), un rinomato fabbro che aveva la fucina ('a fhorgia) all'inizio di Via Alighieri (ora Via Petrarca) a Sambiase. All'u strumbulu si poteva giocare in diversi modi.

gstrumbulus

Le due formule preferite erano dette: a chi va sutta o alla merca. Nel primo caso si sceglieva, facendo la conta, chi doveva mettere a terra la propria trottola e gli altri, a turno, tiravano su di essa il proprio strumbulu cercando di colpirla una o piú volte a secondo di quanto si stabiliva ad inizio di gioco. Ogni giocatore faceva cosí dopo aver lanciato la trottola 'a supra manu (solo ai principianti era consentito tirare a tiralazuu o a sutta manu) e dopo aver perso la trottola mentre girava sul palmo della mano: tutto ciò era possibile perché con metodo ed accortezza ognuno, dopo aver poggiato le nocche e parte del dorso della mano sul terreno, divaricava il dito indice e il dito medio in modo tale che la trottola girando riuscisse a salire sul palmo della mano. Una volta riusciti nell'impresa la si lasciava ricadere a terra vicino o sulla trottola dell'avversario secondo se si trattava della prima o dell'ultima delle due o tre, per esempio, stabilite. Ai giocatore che sbagliava sia a tirare la trottola, o non riusciva a toccare quella a terra per il numero di volte stabilite, toccava prendere il posto dell' avversario d'u strumbulu rimasto a terra sino a quando qualcun'altro sbagliasse. Il giuoco finiva quando si "chiamava giro" (ovvero, di comune accordo si stabiliva che da un dato giocatore in poi, una volta tirata la trottola, questi non la tirasse piú e cosí dopo di lui gli altri giocatori). A merce consisteva nello spingere, con dei colpi dati ccu Ilu strumbulu, la trottola che stava a terra (designata all'inizio con la conta e poi dagli eventuali errori) fino ad una meta stabilita.

gstrumbulus1

All'u strumbulu a cui veniva fatta superare la meta, a turno e sulla parte superiore convessa e non sulla parte conica (la cosiddetta "panza") - venivano inflitti tanti colpi (sempre secondo quanto stabilito prima di iniziare a giocare, di norma dieci oppure quindici), dati con forza con la punta della trottola ('a mazza); detti colpi erano chiamati le "picone". Scopo delle "piconate" era riuscire a spaccare 'u strumbulu dell'avversario. Alcuni per evitare di farsi rompere la trottola, avevano 'nu strumbulu che usavano solo per le piconate, il cosiddetto sarvu di piconi. Ancora oggi si suole definire sarvu di piconi colui che fa le spese per tutti. Chissà quanti in questo momento stanno usando in politica a discapito di altri 'u sarvu di piconi...

 


Note:

 

1) 'U juacu d'u strumbulu di Ferdinando T.M. Vescio è stato tratto da - "Storicittà rivista d'altri tempi", mese di gennaio '94 anno III° n° 22 p.27,edito da Rodolfo Calfa dal 1992 al 2004 - dal 2005-2007 da Massimo Jannicelli Editore.

2) Le foto sono state curate dalla redazione di www.sambiase.com

free template joomla 2.5